Tecniche e lavorazioni
Alla scoperta di tecniche antiche e dimenticate
UN CONNUBIO FRA PASSATO E PRESENTE
Le nostre lavorazioni
INCISIONE A MANO LIBERA
L’incisione a mano libera consente di riportare qualsiasi tipo di disegno o immagine su metallo prezioso.
Tramite l’utilizzo di lame in acciaio specifiche per questo lavoro, chiamate bulini, è possibile tracciare sul metallo dei segni con aspetti e profondità differenti, giocando quindi sulle sfumature e sulle ombreggiature, l’immagine viene riportata in maniera permanente ed assume un aspetto fortemente artistico.
- l’incisione decorativa, volta all’abbellimento dei gioielli tramite forme e decorazioni o tramite la realizzazione di trame e pattern
- l’incisione figurativa, dall’aspetto decisamente più pittorico, riporta sul metallo disegni, immagini ed addirittura fotografie
LAVORAZIONE DELLE CERE
Partendo da un blocco grezzo di cera sintetica, si procede con la lavorazione scultorea delle forme fino ad ottenere un oggetto finito che verrà poi immerso nel gesso liquido per ottenere uno stampo.
A questo punto il metallo fuso viene colato all’interno dello stampo in gesso in modo da ricreare perfettamente la forma precedentemente scolpita nella cera.
Questa tecnica è molto veloce e consente di prototipare una grande quantità di gioielli, non è tuttavia in grado di riprodurre le più elevate e ricercate tecniche dell’oreficeria classica.
È comune che venga utilizzata per dare vita a forme base che vengono successivamente decorate o ultimate con l’aggiunta di tecniche più complesse.
KEUMBO
Questa tecnica di origine koreana consente l’abbellimento superficiale dei gioielli tramite l’applicazione di foglie di oro puro.
Solitamente utilizzata sull’argento, questa procedura sfrutta le capacità termico-meccaniche dei metalli per unire una sottilissima foglia di oro puro su una superficie di metallo meno prezioso.
È quindi possibile arricchire ogni gioiello con sfumature di giallo intenso o creare interessanti giochi di forme e colori.
La cosa veramente interessante è che l’unione tra la foglia d’oro ed il metallo meno pregiato avviene SENZA L’UTILIZZO DI MATERIALE SALDANTE.
PATINATURE
Patinatura è un processo chimico che causa un’ossidazione controllata del metallo.
Il nostro laboratorio utilizza questo tipo di tecnica principalmente sul rame, causandone un’ossidazione che ne muta il colore rendendolo di un blu maculato dalle tonalità particolarmente intense.
Per preservarne l’aspetto, il gioiello viene successivamente protetto da una vernice sintetica trasparente, questa tecnica può comunque essere rimossa da colpi e graffi, è dunque sconsigliata per anelli e bracciali.
FILIGRANA
Filigrana è una tecnica di decorazione dei gioielli ampiamente sfruttata nella storia della gioielleria.
Consiste nell’intrecciare due o più fili di metallo molto sottili al fine di ottenere una piccolissima corda metallica utile a creare forme e decorazioni.
La filigrana non prevede alcun tipo di agente saldante per l’unione dei suoi fili, può essere composta da fili di metalli diversi o dai differenti colori e può avere sezione tonda o essere schiacciata.
MOKUME GANE
Tra le più difficili e ricercate del campo della gioielleria, il mokume gane arriva dal Giappone e letteralmente ha il significato di “Metallo con l’aspetto del legno”.
Originariamente utilizzata per la decorazione delle else delle katane, consiste nel formare un piccolo blocco di metalli misti disposti a strati e sposati tra loro tramite saldatura autogena.
Una volta ottenuto, il blocco può essere lavorato in differenti maniere (deformato, scavato, laminato, etc.) al fine di ottenere effetti differenti.
L’effetto risultante è dato dall’alternanza dei diversi metalli che lo compongono i quali, emergendo a strati, generano pattern colorati molto suggestivi.
Un risultato analogo a questa tecnica lo si può ottenere tramite procedura differente nell’ambito della lavorazione dell’acciaio e prende il nome di “Damasco”.
CESELLATURA
La tecnica della lavorazione a sbalzo o cesello consiste nella realizzazione di forme tridimensionali ottenute dalla deformazione del metallo tramite “spinta”.
Utilizzando i ceselli (bacchette in acciaio appositamente forgiate e di differenti forme e dimensioni), l’orafo martella una lastra di metallo fino a deformarla in modo da ottenere figure in rilievo dalla spiccata identità.
Esattamente come accade per le forme realizzate dalla lavorazione della cera, anche le opere cesellate sono solite venire arricchite successivamente con tecniche più complesse.
RETICOLAZIONE
Questa tecnica particolarmente sconosciuta serve a trasformare superficialmente il metallo creando increspature irregolari particolarmente evidenti.
La tecnica prevede una lunga preparazione del metallo che viene scaldato ed immerso nell’acido più volte fino ad ottenere una lastra che sia composta superficialmente da uno strato di metallo puro.
Una volta ottenuta questa caratteristica, la lavorazione avviene tramite l’applicazione di una fiamma molto potente che porterà il metallo a fondere SOLO SUPERFICIALMENTE dando vita alla trama reticolata.
La creazione della decorazione non è quindi controllata dall’orafo, è da considerarsi invece una reazione naturale del metallo che si trasforma al contatto con il fuoco.
**ATTENZIONE: La reticolazione viene realizzata SOLO su argento a titolo 820/1000 di spessore 0,6mm.
GRANULAZIONE
Tecnica antica di origine presumibilmente etrusca e facente parte della tradizione artigianale sarda, prevede l’applicazione superficiale di piccoli grani di metallo uniti al gioiello tramite saldatura autogena (senza agente saldante).
Questa tecnica, particolarmente complessa da padroneggiare ed assai ricercata, prevede un’inconfutabile maestria nell’utilizzo del fuoco e consente di decorare le superfici dei gioielli in maniera elegante e raffinata, conferendo un’estetica dal gusto assai classico ed una piacevole sensazione al tatto.
MARTELLATURA
In assoluto la tecnica di decorazione superficiale più comune ed utilizzata, prevede l’utilizzo del martello per generare una texture irregolare che conferisce al gioiello un forte carattere artigianale.
TRAFORO
Il traforo è la tecnica che permette di “ritagliare” il metallo secondo la volontà dell’artigiano.
Oltre a consentire di definire i contorni di un gioiello, il traforo diventa particolarmente pregiato nel momento in cui è sottile e fitto, in questo caso assume il nome di origine romana di “opus interassile”.